Decorazione sale!!!
Fabio
ci manda le foto delle fotografie appese alle pareti della sala musica.
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News 30.8.2011
Due belle casse monitor per la sala regia da Roberto
Due belle casse amplificate della Acoustic Research sono state fornite da Roberto Libanori in dotazione alla Sala Regia.
News 29.8.2011
Ultime dalla Sala "Marco Rosini" di Aringo
Nella settimana seguente la festa dell'Immacolata sono ripresi alacremente i lavori per completare la sala musica di Aringo.
Sono state rasate e tinteggiate le pareti dell'ingresso, del bagno e della sala regia. E' stato montato il pavimento nell'ingresso e lo zoccolino in sala regia e nell'ingresso. Con il montaggio delle luci e dell'aereatore i lavori interni potranno dirsi conclusi.
Riguardo alle attrezzature è stata restaurata la chitarra elettrica in dotazione alla sala. E' stato montato e installato il computer e l'impianto audio di controllo in sala regia. Ora dobbiamo reperire fondi per il restauro della scala esterna di accesso. Qualsiasi iniziativa in tal senso è benvenuta!!!
Per il contributo ai lavori o alle attrezzature è doveroso ringraziare: Luigi, Vittorio, Roberto D., Roberto P., Roberto L., Fabio, Giulio, Memmo, Gianni, Mario, Bruno e altri.
Nel
prossimo numero della rivista R.M. di Borbona uscirà un'articolo monografico
sulla storia degli ArinGroup e del progetto Sala musica.
Progetto
Servizio Civile (UNPLI) Montereale
"Le risorse del nostro futuro"
di
Irene Paolini, Sara Palmieri e Fabiana Cherubini
DIALETTO
TRA MUSICA, TEATRO E POESIA
Video sugli ArinGroup
Si ringraziano: Domenica Cavalli e Domenico Fusari (Responsabile Regionale
dell Unpli Abruzzo).
Nella
nostra canzone “La casetta dei prigionieri” (CD L’Ottavaru – Aringroup 2006),
che Fabio D’Amico ha scritto mettendo in poesia memorie e racconti degli anziani
di Aringo, si narra del passaggio di due soldati (presumibilmente americani)
fuggiaschi, che la popolazione di Aringo aiutò a nascondersi nei boschi vicini.
I due dormirono per qualche notte in una capanna sul ”Colle della città”,
una località appena fuori il paese. Sono molte le persone che essendo
allora adolescenti ricordano il fatto, anche se dai vari racconti numero, nomi
e nazionalità dei fuggitivi spesso non concordano. Ma ciò che veramente contava,
ai fini della nostra canzone, era la vicenda con i suoi contorni di pericolo,
disgrazia e cionondimeno di altruismo e coraggio.
Qualcuno
racconta infatti che negli anni settanta uno dei soldati tornò in paese per
ringraziare le persone che lo aiutarono. Un bel gesto. In modo stupefacente
qualcosa di analogo è accaduto lo scorso anno, a distanza di più di sessant’anni
dai fatti…
Un bel giorno
infatti troviamo sul guestbook del nostro sito web un messaggio particolare.
Normalmente si tratta dei saluti di qualche vecchio amico che ci ha scovato
navigando in rete, ma stavolta il messaggio è diverso: una certa Rosemary,
da Malvern, Inghilterra, ci scrive brevemente: “Ho appena sentito l’Ottavaru.
Mi ha piaciuto molto! ”. La lieve sgrammaticatura lascia intendere che la persona
ha fatto lo sforzo di scrivere in una lingua non sua, la curiosità quindi cresce
e rispondo a Rosemary inviandole una e-mail in cui le chiedo in quale modo abbia
reperito il nostro CD in Inghilterra.
Dopo
qualche giorno Rosemary risponde e veniamo a conoscenza di una storia tanto
singolare quanto commovente, una di quelle storie che pensiamo esistano soltanto
nei film. Poche settimane prima infatti Rosemary era in Italia. Insieme alle
due guide che la accompagnavano aveva trovato alloggio ad Aringo presso l’agriturismo
“Le Verande sull’Aterno”. La mattina successiva sarebbe andata a piedi fino
a Poggio Cancelli, attraverso i boschi e l’altopiano. Mentre cenava nel ristorante
dell’agriturismo aveva notato il nostro CD L’Ottavaru, esposto su uno scaffale
e, attratta dal numero otto, ma soprattutto dal titolo della canzone “La casetta
dei prigionieri”, si decise a comprarne una copia che portò con sé in Inghilterra.
Nel prosieguo dello scambio epistolare Rosemary ci dice il vero motivo della
sua visita in Italia: lei sta ripercorrendo l’itinerario di suo padre Jack Clarke,
un ufficiale inglese che, fuoriuscito dai campi italo-tedeschi dove era
stato detenuto fino al giorno dell’armistizio, attraversò l’Italia centrale
a piedi per raggiungere la linea Gustav, sul fiume Sangro, in modo da riunirsi
alle truppe alleate sbarcate in Sicilia. Per non essere intercettato percorse
tutto il crinale dell’Appennino e in ogni paese l’ufficiale trovò l’ospitalità
della povera gente che nonostante il pericolo e la mancanza di mezzi si prodigava
in aiuti. Emerge così che questa è esattamente la stessa storia raccontata nella
nostra canzone, anche se probabilmente le persone interessate sono diverse.
Tutti noi membri del gruppo siamo
stati colpiti profondamente dalla storia di Rosemary, dalle forti analogie con
la storia raccontata nella canzone, ma soprattutto della sua incredibile voglia
di ripercorrere i sentieri del padre per ringraziare di persona le genti che
lo aiutarono a sopravvivere,. Rosemary dice che quegli episodi di eroismo le
hanno fatto ritrovare una nuova fiducia nell’umanità, ma anche il gesto di Rosemary,
a nostro avviso, ci fa ritrovare fiducia nell’umanità. Il suo modo concreto
e coinvolgente di non dimenticare il passato dovrebbe essere un esempio per
tutti noi che viviamo nell’era del cinismo imperante.
Abbiamo chiesto a Rosemary
di inviarci un racconto
della storia di suo padre e dei suoi
commilitoni. Ci sembra importante farvelo leggere esattamente come lei ce lo
ha mandato.
Bruno - Aringroup
Per donazione dello scrivente Bruno Cattivelli la sala musica entra in possesso di questa chitarra elettrica stile Stratocaster (marca sconosciuta), appositamente comprata al mercatino dell'usato e ricondizionata con parti di ricambio di buona qualità. La chitarra rimarrà in dotazione presso la sala musica per chi, non avendo il suo strumento al seguito, vorrà strimpellarla.
Oggi, con l'aiuto di diversi amici e soci dell'Aringo Club, abbiamo spostato la strumentazione nella sala grande, ormai terminata. I primi suoni sono usciti dalle casse e dal mixer... la sala sembra rispondere magnificamente, il suono è assorbito dalle pareti, ma non in modo eccessivo. Unico neo: il multieffetto digitale incorporato nel mixer sembra impazzito, dopo qualche secondo dall'accensione va in tilt, il riposo forzato di mesi lo ha danneggiato... :-( Speriamo di risolvere quanto prima...
Nei giorni scorsi sono state pitturate
le pareti, sono stati montati gli zoccolini e le angoliere, è stato montato
il vetro insonorizzato della sala regia, ed oggi, con il montaggio dei pannelli
piramidali e della seconda plafoniera, possono dirsi terminati i lavori
nella sala. Per la verità rimangono da montare i due vetri della porta interna,
ma è solo questione di qualche giorno per risolvere un problema tecnico. Nei
prossimi giorni cominceremo a sistemare la sala regia, mentre nel bagno
manca soltanto di montare i sanitari.
Durante l'ultimo mese sono stati
realizzati gli impianti elettrici con le relative messe a terra, debitamente
separate, i servizi igienici, l'impianto dei cavi audio dalla sala alla regia,
gli impianti di condizionamento e ricambio d'aria, i vetri degli infissi interni,
le luci.
Un sentito ringraziamento va a Vittorio Donghi, Ferdinando di Cesaproba , Luigi Franti, Dino e Roberto Partenza, Gioacchino Di Giammarco, Giulio D'Amico e a tutti quei soci dell'Aringo Club che stanno contribuendo materialmente e fisicamente a terminare i lavori per la sala musica. Senza il loro aiuto saremmo ancora lontani dall'obiettivo.
Invece siamo alle ultime rifiniture e la sala sarà sicuramente pronta e inaugurata prima della prossima stagione estiva. Per gli ArinGroup sarà il coronamento di un sogno e l'inizio di una nuova fase. E' inutile negare che senza la volontà dell'Aringo Club, così come senza la nostra spinta iniziale, il progetto non sarebbe mai nato e mai andato in porto. Speriamo che già dalla prossima estate siano in tanti, giovanissimi e non, ad utilizzare la sala per avvicinarsi al mondo dei suoni, per scambiare esperienze ed emozioni, per imparare o per realizzare progetti musicali e/o teatrali.
E’ quasi sera, per l’ennesima volta mi squilla il cellulare, è Fabio D’amico, la “voce e l’anima” degli “ARINGROUP,” da l’ora insolita che mi chiama, intuisco che non sarà una telefonata ...come tante, ci salutiamo come sempre, parliamo un pò del solito, ma sento nella sua voce un qualcosa che fa presagire... non immagino cosa, intanto continuiamo a parlare, ad un tratto Fabio mi dice: Domè; Ci sarebbe l'opportunità di andare a Pavana a trovare il... “maestro,” partiamo sabato mattina insieme al gruppo dei “CAZZARI” che ne pensi... ho già pensato gli rispondo, per me possiamo partire anche stasera... Fabio ride pensando a quanto mi possa intrigare l'idea di andare a casa di quello che per me e per molte generazioni è stato, ed è, il mito vivente della canzone impegnata italiana.Allora prosegue Fabio, dico a Brunella di prenotarci l'albergo, fai quello che vuoi gli rispondo, non vedo l'ora che arrivi sabato, l'appuntamento è a Fiano Romano intorno alle dieci, ok ci vediamo giù.Mancano tre giorni, già mi cominciano a frullare in testa un'infinita di pensieri, trovarmi di fronte Francesco Guccini non è cosa che capita tutti i giorni, quaranta anni di canzoni, libri, articoli gionalistici, saggi di ogni genere, non nascono per caso, Guccini come lui si autodefinisce in una sua canzone un “burattinaio” di parole,mai banale nel gestirle, un “cesellatore”direi della lingua italiana. Ci siamo, arrivo a Fiano intorno alle nove e mezzo, dopo poco arriva Fabio D'amico con “Massimetto”, In qualche modo la Mascotte del gruppo, ci salutiamo, andiamo a prendere un caffè in attesa dell'arrivo degli altri che di li a poco ci raggiungeranno, siamo in sette, otto con la bellissima Eleonora una bimba di cinque anni figlia di Mario Polidori e Brunella, Fabio viola, e Letizia Polidori completano il gruppo dei “cazzari”. Gruppo storico “Aringaro”dei “fans” legati al maestro da amicizia ormai più che ventennale.. Partiamo alla volta di Pavana, paese nell'appennino tosco emiliano in provincia di Pistoia, intorno alle undici, è li che Francesco ha deciso di tornare a vivere, dopo molti anni di Bologna, città che lo ha adottato. Dopo circa tre ore di viaggio, facciamo tappa a Taviano, pranziamo in un ristorante niente male, la cameriera ci accoglie con molto garbo, intuisce subito che anche noi facciamo parte della schiera di “pellegrini” devoti al “Guccini” come lei lo chiama, confessandoci però che lei è ancora innamorata del nostro “Battisti.”Pavana è a pochi chilometri, ripartiamo appena pranzato, una serie interminabile di curve che mi ricordano molto quelle della Salaria lungo le gole del Velino, e.... come per incanto eccoci arrivati. Ecco Pavana. Quante volte immaginata, cantata, col suo fiume Limentra,che ne segna il confine, con il mulino, diventato adesso il “mulino di “Chicon,”modernissimo bed and brekfast,gestito e ristrutturato dai cugini di Francesco Guccini che ci accolgono con una eleganza e signorilità da tenerne conto. Brunella ci ricorda che Francesco arriva alle otto, l'appuntamento è a Porretta Terme al ristorante “ il Toscano”, è li che il maestro spesso riceve i suoi amici o colleghi di lavoro, le numerose foto appese alle pareti ne sono una tangibile prova. Il ristoratore riconosce subito quelli che lui chiama i “Romani”, Fabio Viola e Mario Polidori a Pavana e dintorni sono ormai di casa insieme a Brunella e Letizia. Ci fa accomodare offrendoci un aperitivo nell'attesa del “maestro”, di solito è molto puntuale Francesco ci dice orgoglioso il figlio del ristoratore, tra un po vedrete che sarà qui, non vedo l'ora penso tra me, intanto beviamo alla salute un buon prosecco, l'emozione mi sale, guardo spesso la porta, si ferma una macchina, Fabio Viola si affaccia, si gira verso di noi ed esclama; è Francesco con Raffaella la sua compagna, sono le otto precise..., anche nella puntualità Francesco è un grande, Fabio l'accoglie abbracciandolo, così come il resto dei “Cazzari”, saluto dicendo; “maestro come và...” mi risponde secco “molto male grazie.”..credevo meglio è il mio tentativo di risposta..., sorride e ci prega di prendere posto intorno al tavolo, salutiamo la sua dolce compagna che lo segue come un'ombra. ..”Cosa prepariamo di buono agli amici Romani Antonio! Quello che vuole Maestro, che volete mangiare ragazzi, quanta fame avete, avete fatto un bel viaggio, Francesco si preoccupa subito di farci sentire a nostro agio, l'emozione mi ha tolto l'appetito..., Franceco Guccini seduto al tavolo, io di fronte, Fabio Damico al suo fianco, Fabio Viola accanto a me insieme Massimetto e Mario Polidori, le donne sono vicine a Raffaella... mi sembra incredibile, che mi frega di ciò che avremmo mangiato, potrei rimangiarlo tutti i giorni, vorrei chiedere invece a Francesco un milione di cose, ma capisco che diventerei un volgare invadente, si comincia a parlare tra di noi, Fabio Viola rompe il ghiaccio offrendo una bottiglia di vino speciale al Maestro che dimostra di apprezzarla particolarmente, Fabio D'amico gli porge la collezione delle incisioni degli ARINGROUP. Si informa, chiede, è curioso di sapere, gli regalo tre nostre pubblicazioni, una copia di RM. Un sacchettino di fagioli Borbontini “veri,”dicendogli che con molta probabilità sono i migliori fagioli in commercio, è incuriosito dal nome Borbona promettendomi che l'indomani mi avrebbe fatto sapere l'esatta origine del toponimo. Puntuale nel pomeriggio, mentre ci apprestiamo a raggiungere Pianaccio paese natale del compianto Enzo Biagi, per la presentazione del libro “Scusi, è questo il mulino dei Guccini”? dove la sua compagna Raffaella sarà una relatrice, mi dice: avevi ragione Domenico, l'origine del nome Borbona stà ad indicare una zona fangosa, allora gli spiego meglio che Borbona come Pavana è solcata da un fiume, e per questo motivo i terreni circostanti sono fertili alla coltivazione di questi fagioli, conferendo al prodotto proprietà organolettiche del tutto particolari, li cuocerò al “fiasco” e ti farò sapere... “quanti anni ha messo insieme la piccola, brunella!” ridiamo, pensando che Francesco riesce a non essere banale neanche quando chiede l'età di una bimba, o come la seconda sera a tavola, nella sua abitazione, rimproverava Raffaella alla prima forchettata, dicendogli che la pasta era rimasta indietro con il sale... che figura che abbiamo fatto con i Romani.... e poi rebus inventati da lui o da suoi amici, storie di vita con personaggi noti che di tanto in tanto gli fanno visita a casa, non ultimo il grande Bocelli, gucciniano convinto ci dice orgoglioso Francesco... gli parlo di“Stecchetti” e lui di rimando: bravo che me lo hai ricordato... debbo recarmi a Bologna, voglio ricomperarmi le “rime” mi piace molto “il canto dell'odio” non la ricordo bene... io e Fabio D'amico incominciamo a declamarla e lui con ampi gesti di consenso ci sprona ad andare avanti, che bella questa poesia...Francesco si deprime molto se pensa continuamente al suo stato di salute, il fatto che ha dovuto smettere di fumare, lo rende molto nervoso, lui che fumava tre pacchetti al giorno da oltre quarant'anni, quelle quattro o cinque che gli sono consentite se le divora... mi confessa Francesco a Pianaccio durante il pranzo, “non ce cosa che mi da più gioia di una sigaretta” tu che non hai mai fumato non puoi capire....ti fanno male gli dico.... “morire in salute mi farebbe rodere maggiormente Domenico”... dammi il bicchiere...e assaggia questa ”coppa” è deliziosa, dalle parti vostre la fate questa roba... gli ricordo che siamo vicini a Norcia... già; hai ragione.... ma anche qui non scherziamo... assaggia questo salame!!! bevi che tu hai fisico....per fortuna ci dicono di andare... tra un po' è buio, bisogna presentare il libro, la presentazione è all'aperto, nell'occasione della festa della castagna. Un ragazzo tuttofare ha già preparato tavolo, microfoni e quant'altro... dicendoci tra l'altro che qui di questi tempi, il sole tramonta prestissimo, questa montagna a picco ci rovina... di rimando Francesco gli suggerisce di promuoverlo come luogo per il culto del...Ramadam... Coinvolgente e esilarante il racconto che descrive la sua vita al Mulino durante la presentazione del libro, quando nella fattispecie, parla della mancanza totale di servizi igienici... ma anche del “bidè” naturale che poteva offrirti il Limentra... se si era capaci di rimanere in equilibrio tra due sassi... la semplicità di una vita vissuta tra grano da macinare, e divertimenti da... inventare... Questo è in sintesi Francesco Guccini, un montanaro innamorato profondamente delle sue origini, mai rinnegate perciò, ma sempre esaltate, in libri, canzoni, questo suo essere apparentemente semplice, lo rende oltremodo affascinante, un "omone” di quasi due metri, rapito dai racconti di Massimetto, alle prese con i personaggi più strani, frequentatori di un noto Hotel della capitale. E' tardi, Raffaella con modi raffinati... ci ricorda che domani si lavora, è ora di andare, Francesco avrebbe ancora voglia di tirare tardi... ma non si può, è il momento delle foto, delle dediche, dei saluti, è il momento di andare, Francesco ci saluta come chi partiva con i vecchi “postali”, agitando le braccia, così era un costume paesano, così Francesco ci ricorda di esserlo... così io e Fabio D'amico ridiamo.... pensandolo....
Ce n'è più bisogno che mai in questo momento...
Il
fronte del terremoto sta lambendo in queste ore anche le nostre zone.
Il
pensiero va a tutte le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo, e l'augurio
va alle popolazioni che stanno sopportando con grandissima dignità un incubo che
sembra senza fine.
Marco Mimmocchi, che qui
vogliamo ringraziare anche a nome dell'Aringo Club,
ha donato un organo
Viscount Cantorum III da destinare alla strumentazione della sala musica.
Si tratta di uno strumento di grande qualità, con possibilità di interfaccia
MIDI, che potrà
affiancarsi alla strumentazione già acquistata con i proventi
dei concerti tenuti dagli Aringroup.
Viscount
Cantorum III
Pubblichiamo due fotografie che
testimoniano lo stato di avanzamento dei lavori della saletta musica ad Aringo.
La
creazione di questa sala è stata la principale motivazione di tutto il lavoro
degli Aringroup in questi anni e pertanto siamo felici di poter dire che lavori
strutturali sono quasi completati anche grazie al contributo di molti amici
che citeremo al momento dell'inaugurazione, che speriamo prossima.
Alla fine
di questa estate i lavori sono ripresi con vigore! Sono state montate diverse
porte, comprese il cancello di ingresso, sono stati passati i canali per gli
impianti, pitturate le pareti e montata la struttura del controsoffitto.
Ecco
di seguito due fotografie in cui si nota la struttura portante del controsoffitto
appena montata.
Siamo stati chiamati ad aprire una serata dedicata alla
poesia a braccio dove eseguiremo 3 o 4 brani
del nostro repertorio dialettale in versione acustica.
Parteciperanno all'evento
alcuni dei più rinomati poeti a braccio della zona:
Paolo Santini, Alessio
Ruggi, Pietro e Donato De Acutis, Rinaldo Adriani e Mauro Chechi.
giovedì 13 Dicembre (ore
21.00) a RIETI
presso la Basilica
di San Domenico in Piazza Beata Colomba
Prima Giornata della
Rete Nazionale di Cultura Popolare.
Per ulteriori informazioni su questo importante festival che si svolge in contemporanea in 13 provincie italiane:
http://www.festivaldelleprovince.it
http://www.festivaldelleprovince.it/pdf/rete_italiana_cultura_popolare.pdf
E' uscita, sull'ultimo numero di Folk Bulletin, una recensione
dell'Ottavaru firmata da Salvatore Esposito.
Per leggerla clicca su RASSEGNA
Sotto la vigile direzione di Fabio e Roberto si continua a
lavorare alla realizzazione della saletta prove di Aringo.
E' stato creato il palchetto/pedana per la batteria ed è stato
posato l'ultimo angolo di parquet.
Ecco le foto che ci ha mandato Fabio:
Sempre
con l'aiuto di Ferdinando di Cesaproba continuano i lavori di allestimento della
sala musica.
Seguono le immagini
dei lavori di posa in opera della pavimentazione insonorizzata (clicca
PROGETTO sul menu per i dettagli):
Vi segnaliamo che sulla nostra pagina
http://www.Myspace.com/Aringroup è
possibile ascoltare e scaricare gratuitamente alcuni brani del nostro repertorio.
E' molto interessante, poi, la possibilità di visitare le pagine di molti
gruppi e siti "amici". Abbiamo da poco raggiunto la quota di 200 amici.
Si tratta per lo più di gruppi e musicisti (più o meno noti) che si collegano
all'Abruzzo o alla musica popolare e dialettale in genere. In molti casi si
tratta di gruppi di grandissima qualità e quasi tutti offrono la possibilità
di ascoltare i loro migliori brani, alcuni offrono anche video e immagini. Dal
canto nostro stiamo cercando di mantenere la cosa su un profilo non-commerciale,
valutando ogni singola richiesta di amicizia (in entrata e in uscita) per
qualità o per tema.
Per chi non lo conoscesse Myspace è un fenomeno di comunità
in rete esploso nell'ultimo anno. Si tratta di un sito che, al pari di altri, mette
a disposizione gratuitamente spazio web individuale "organizzato",
ma ha riscosso un successo mondiale ed è divenuto punto di riferimento per il
mondo musicale indipendente e non solo.
Anche quest'estate abbiamo tenuto la nostra esibizione live durante i festeggiamenti di Aringo. Ci preme ringraziare per l'inattesa partecipazione Angela Colasanti alle voci femminili e Matteo Vattani alla batteria. Da segnalare la "prima" esecuzione pubblica di un nuovo brano originale, ancora senza titolo ("Passa lu tempu...") e la maggiore attenzione che stiamo dedicando ai suoni acustici. La serata è stata caratterizzata anche stavolta dal freddo pungente ed umido di certe serate aringare, ma verso la fine e in particolare durante i "bis" il nostro pubblico più affezionato ha contribuito a riscaldare il concerto.
(Foto di Davide Carciotto)
Sono ripresi i lavori di allestimento della sala musica che Aringroup, in questi anni, ha finanziato devolvendo all'Aringo Club tutti i proventi della vendita di cd e concerti. Seguono due immagini dei lavori di posa in opera delle contropareti per l'insonorizzazione (clicca PROGETTO sul menu per i dettagli):
Abbiamo
aperto la nostra pagina su MySpace all'indirizzo http://www.myspace.com/aringroup.
Nello spazio è aperto un BLOG che può ospitare interventi o anche
riflessioni personali, ma soprattutto è interessante scoprire e visitare le
pagine di tanti altri artisti più o meno sconosciuti seguendo l'albero delle
"amicizie". Di ogni gruppo o artista è possibile ascoltare interessanti demo
in formato mp3.
Chi non l'avesse è caldamente invitato a cliccare su SHOP nel menu. Per chi l'avesse già ascoltato l'invito è a lasciarci il proprio parere/commento nel GUESTBOOK o ancora meglio nel FORUM.
Sperando che la notizia sia per tutti di buon augurio per un bellissimo 2007 possiamo finalmente confermare che le sospirate copie del CD "L'Ottavaru" ci sono state spedite da Milano in data odierna.
Arrivo previsto il 2 gennaio 2007.
Un abbraccio e un saluto a Pietro e agli amici di Vallemare (RI) che giovedi 24 agosto ci hanno regalato una bellissima serata a base di penne all'arrabbiata, vino rosso e braciole di castrato. Eravamo tutti presenti (tranne Provs), insieme ad altri nostri amici di Aringo, e speriamo proprio di non aver fatto una bruttissima figura suonando le nostre canzoni senza alcuna amplificazione... Arrivederci quindi a Vallemare, con Pietro e i suoi compaesani, magari per un concerto vero e proprio.
Abbiamo tenuto ad Aringo per la festa patronale (18-19-20 Agosto 2006) il nostro unico concerto di quest'estate presso la pista di pattinaggio. Il concerto ha rischiato di saltare per problemi organizzativi ma alla fine, per la memoria di chi scrive, è stata forse la nostra migliore prestazione quanto a energia e calore. Giocando in casa abbiamo arrischiato arrangiamenti nuovi, preparati all'ultimo momento, e quando abbiamo improvvisato abbiamo dato il nostro meglio. Forse abbiamo deluso qualcuno, ma forse abbiamo anche sorpreso tanti altri e soprattutto noi stessi! Ancora I nostri rignraziamenti vanno a Massimino, Daniele e gli altri amici che ci hanno aiutato a montare smontare e far funzionare tutto. Chissà che non ci si riveda tutti a Roma in occasione dell'uscita de L'OTTAVARU.
Non ce l'abbiamo fatta!
La fabbrica
che deve stampare il disco, per motivi legati al periodo di ferie etc., ha comunicato
che la consegna dei CD non potrà avvenire prima di Ferragosto, e presumibilmente
non avverrà in tempo nemmeno per la festa del paese... Sapevamo di aver consegnato
il materiale in zona Cesarini ma in un primo momento sembrava possibile avere
le copie entro la fine di Luglio/inizio Agosto...
Ci dispiace perché negli anni passati i nostri CD hanno caratterizzato la colonna sonora dell'estate aringara e L'Ottavaru non sarebbe stato da meno, visto che contiene ben 5 pezzi in dialetto.
Agosto è il mese in cui maggiore sarebbe stata la vendita... forse sarà possibile prenotare una copia rivolgendosi all'Aringo Club, ad Arianna Carciotto o ai membri del gruppo nei giorni di ferragosto e durante la festa che si svolgerà tra il 18 e il 20 agosto.
Questo inconveniente ci stimolerà a reinventarci quest'inverno un'occasione di incontro a Roma che servirà anche a distribuire le copie che nel frattempo saranno pronte.
Il nuovo disco è in fase di stampa.
Ancora
un grande grazie dagli ArinGroup a Leandro
e Matteo
Vattani per il bellissimo lavoro di illustrazione della copertina. Grazie anche
alla piccola Sophia Albertini per il suo disegno di retrocopertina.
Speciali
ringraziamenti per la realizzazione di questo CD vanno anche a:
Marco
"Ortello" Droghini
Guglielmo "Memmo" Pulvano
Marco
Polizzi (Zoo Symphony)
Marco Vannozzi (Zoo Symphony)
Valentino Saliola
(Helikonia)
E' quasi terminato il missaggio del nuovo
CD che dovrebbe intitolarsi L'OTTAVARU.
Questa
è la lista delle 10 canzoni, ma l'ordine non è ancora ufficiale:
L'Ottavaru
La casetta dei prigionieri
Pocusale
Fiju
Me
Vola ballerina
Matilde
Le tue parole
Hydra
Storie di
vita
Ammonte allu monte
Il 10 giugno, con la pulizia dei locali e l'abbattimento di un tramezzo sono ufficialmente cominciati i lavori per l'allestimento della sala musicale di Aringo. Anzitutto un grande grazie a tutti gli amici (vedi foto) che ci stanno aiutando a cominciare quest'avventura.
Siamo felicissimi come ArinGroup di vedere concretizzati gli sforzi di questi tre anni di CD e concerti, i cui ricavi sono stati interamente destinati all'associazione Aringo Club per la realizzazione di questa struttura. Ci teniamo qui a ricordare che tutta la strumentazione già acquistata e da acquistare, tutti i materiali e le spese per l'allestimento dei locali in questione, sono stati pagati e verranno pagati con denaro derivante dalle attività di ArinGroup. Lo scorso anno, in via eccezionale, Aringo Club ci ha chiesto di poter dirottare una piccola parte degli stessi fondi per il nuovo campo di bocce e naturalmente abbiamo acconsentito.
Nelle prossime settimane i lavori proseguiranno con la costruzione di una parete insonorizzata tra sala principale e sala regia e il montaggio di un cancello di ferro alla porta d'ingresso. Si passerà poi ad insonorizzare le pareti della sala per poi montare gli impianti dei cavi per l'audio e la corrente elettrica. Anche il piccolo bagno presente nei locali verrà ripristinato. Con l'aiuto di molti amici riusciremo a risparmiare sui materiali e sulla mano d'opera. La speranza è di inaugurare lo studio entro questa stagione estiva.
Gli alunni della IIIA della Scuola Media Statale di Montereale (AQ) hanno scritto e messo in scena una commedia musicale ispirata alla nostra canzone "La Regina". I ragazzi, con l'assistenza della professoressa Arianna Feliziani, hanno scritto e rappresentato a modo loro la commedia, durante la quale hanno cantato anche "Nicola e Maddalena". Abbiamo assistito personalmente alla rappresentazione, tenutasi presso la Balera di Mopolino, alla fine della quale sono intervenuti con parole piene di commozione anche il Sindaco di Capitignano, la Preside della scuola, l'Assessora alla cultura di Montereale. La bravura dimostrata dai ragazzi ha spinto la Preside ed il Sindaco ad ipotizzare l'istituzione di una compagnia giovanile stabile di Teatro.
"Lo spettacolo che vi proponiamo è un musical tratto da una canzone degli Aringroup "La Regina". Desideriamo dedicarlo a tutte le nostre bisnonne, alle nostre nonne e a tutte le donne che hanno vissuto in questi paesi prima gli anni terribili della guerra e poi quelli successivi della ricostruzione. Esse sono state protagoniste di storie di grande povertà ma anche di grande umanità e sacrificio. Queste donne ci guardano diffidenti quando oggi ci sentono parlare della "grande bontà" dei prodotti integrali, quando esaltiamo i "nuovi" piatti gastronomici a base di polenta, ceci, castagne, farro e di tanti altri che per loro rappresentano solo la disperazione e la miserai della loro gioventù. Il pane nero della guerra e il calderone della polenta cucinato all'alba era il piatto unico per tutto la giornata: colazione pranzo e cena. Esse rappresentano per noi un grande esempio di forza, di sacrificio e di grandissima dignità umana. Ma non dobbiamo dimenticare le nostre mamme... questo musical è dedicato anche e soprattutto a loro che pur vivendo in condizioni migliori, attraverso il loro duro lavoro quotidiano, ci permettono di realizzare i nostri sogni."
Sceneggiatura: Alunni IIIA (tratta dalla canzone
"la Regina" degli Aringroup)
Musica: D. Pelosi, G. Fulvimari, O.
Lafsahi e D. Di Giandomenico
Ballerini: F. De Santis, E. Mariotti, T. Crisciotti,
E.Canofari, P.Foglietta, C.Salvatori e D. Pelosi
Attori: G. Soccorsi, A.
Cianfarini, A. Calcani, S. Mancini, G. Fulvimari, T. De Andreis, M Forgia, T.
Crisciotti, O. Lafsahi
Tecnici del suono: E. Venturi, D. Di Giandomenico
Direttore
di scena: F. Crisciotti
Presentazione: E. Mariotti
Grazie agli amici del G.A.Z. è stata ricostruita la vera storia che ha portato alla nascita del nostro gruppo.
Oggi Roberto scrive:
"Durante
l'estate, un pomeriggio al bar di Gabriella (ma era ancora aperto nel 2002?),
c'era stato un dialogo tra Mario (Di Giammarco, ndr)
e Mario (Polidori, ndr), che aveva ispirato
quest'ultimo (o il primo, fate voi) ad utilizzare musica suonata da persone
di Aringo per la colonna sonora del Video (che doveva
celebrare il ventennale della Caccia al Tesoro, ndr). L'idea originale
era suonare i Pink Floyd o Francesco Guccini, poi c'è stata la svolta "Nicola
e Maddalena" (documentata qui sotto). Il tutto ha poi avuto sviluppi imprevedibili.
Il video è stato comunque realizzato e diffuso (non ricordo in quante copie)
quando già gli ArinGroup erano una realtà; e nel video sono presenti con Dreaming."
Il
16 settembre 2002 Roberto scriveva a MP e ad AP:
"Idea per
la parte musicale: Guccini, Pink Floyd etc. etc., va tutto bene però potrebbe
pesare il confronto con le versioni originali e, al limite, le stesse versioni
originali potrebbero essere utilizzate come colonna sonora. E allora perchè
non registrare un brano inedito???? Tanto più che esiste: 'Nicola e Maddalena'
(Me ne jevo su ppe Fonte Camponi...); e si potrebbe fare a molte voci, tipo
'We are the world' (sempre chiedendo il permesso agli autori). E magari si potrebbe
girare un video della registrazione (ma questa è comunque un'altra storia).
Che ne pensate? Ciao, Roberto.
Prima seduta di registrazione del nuovo album, presso lo Zoo Simphony di Roma dove ci assistono le mani esperte di Marco Vannozzi e Marco Polizzi.
E' stata una serata che non dimenticheremo grazie proprio a tutti gli intervenuti, ed erano tanti.
Un grazie speciale agli amici che ci hanno aiutato: Fabiana, Rosy, Arianna, Davide, Massimino, Marco (Zoo Simphony) e ai ragazzi di Aringo che hanno voluto regalarci una targa come segno tangibile che quella serata è avvenuta davvero e non ce la siamo sognata. E' stata una sorpresa graditissima perché il progetto della sala musica ha proprio l'obiettivo di avvicinare i giovani di Aringo alla musica. La targa riporta la seguente scritta: "Agli ArinGroup, perché la loro musica e la loro iniziativa ci ha unito e ci unirà nell'allegria, nel divertimento e nelle grandi emozioni. 'La voce' dei ragazzi di Aringo."
Consentiteci il piccolo orgoglio di mostrarvela...
Un grazie dolcissimo
alla Mamma di Provvidenza che ha trasformato il "piccolo" buffet in
una cosa sontuosa per qualità, fantasia e quantità! Noi ce l'abbiamo messa
tutta, nonostante la fatica per trasportare e montare tutto... e saremmo
contenti se fosse arrivato anche soltanto il 50% delle emozioni che proviamo
a cantare queste canzoni.
Un ultimo grazie a Sophia, cuginetta di Matteo, che ha disegnato
la più bella "fotografia" del concerto (vedi sotto).
La tradizione
e il talento familiare hanno degni eredi!
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