Il mattino di PD, 1996.6p16, Comitato Vittime della ex SIP

Il Comitato Vittime attacca la Telecom

Telefoni tagliati: "Un atto illegale"

di Antonio Garzotto

Ennesimo "round" dell'infinito (ormai) "braccio di ferro" che oppone il Comitato Vittime della ex Sip (oltre 500 gli aderenti in tutta Italia) coordinato dall'ingegner Lorenzo Filippi alla Telecom accusata di disattivare illegalmente il telefono agli utenti che hanno deciso di non pagare le bollette ritenendole arbitrariamente "gonfiate" con l'addebito di scatti mai effettuati. Stavolta però lo "scontro" si preannuncia senza esclusione di colpi.

Lorenzo Filippi parla, fuori dai denti, di ricorso del Comitato all'autorità giudiziaria, sussistendo, a suo avviso, una possibile ipotesi dei reati di corruzione e di mancata osservanza ad una disposizione dell'autorità. Da parte della Telecom, s'intende.

Ma cosa è accaduto? Occorre fare un passo indietro, esaminato tutti i retroscena della vicenda. L'ottobre scorso il dottor Antonio Tata, direttore generale del Ministero delle Poste, aveva diffuso una circolare con la quale, tra l'altro, si ordinava alla Telecom Italia, in presenza di un contenzioso con un utente per via delle bollette "gonfiate", di "sospendere gli effetti della eventuale dichiarazione di morosità e di provvedere alla riattivazione delle utenze eventualmente disattivate" e ad analizzare il contenzioso. Cosa - dice Filippi - che sino ad oggi è rimasta lettera morta.

Ma Filippi non si ferma qui. "Nel Padovano i telefono "tagliati" sono ancora due (uno a Carceri ed uno a Cadoneghe) e pertanto il Comitato Vittime (che tra l'altro ha aperto due nuove sedi, la prima a Modena e la seconda a Fabriano) ha continuato nella sua azione di sollecitazione soprattutto nei confronti del Ministero e dell'Ufficio di Controllo Concessioni per il Veneto di Mestre perchè - e non solo a Padova - l'ordinanza del Ministero non continui a venire disattesa".

Ma il 28 gennaio [dicembre 1995, un refuso può capitare. Ma la Telecom ha fatto il blitz. Approfittando delle vacanze di Natale ha inviato una lettera al Ministero sul tema dei "reclami per traffico telefonico non riconosciuto dagli utenti" a conclusione della quale si legge che la Telecom (la missiva è firmata dall'avvocato Franesco Sampieri) attende decisioni "riguardo la necessità di emenare nuove disposizioni" sostitutive di quelle contenute pure nella circolare dell'ottobre scorso ( e che imponevano alla ex Sip la riattivazione delle linee staccate). La risposta - incredibilmente - è arrivata in pochi minuti con una lettera firmata non dal direttore generale Tata (è in ferie e rientrerà lunedì) ma dalla dottoressa Emilia Visco assicura che nel frattempo "non troveranno applicazione le disposizioni (riattivazione coatta delle linee ndr) dell'ottobre e del novembre scorsi.

L'ingegner Filippi afferma che la risposta a questo "colpo di mano" sarà durissima. "Vogliamo conoscere - scrive tra l'altro in una lettera al Ministero - se la dottoressa Visco, vice direttore centrale amministrativo abbia veramente il potere di sospendere l'efficacia dei disposti e delle annotazioni interpretative inoltrate a firma del dirigente generale Antonio Tata.


> il mattino di Padova

> 6 gennaio 1996

> pag. 6

> di Antonio Garzotto


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